Il diario delle formiche: è guerra (III)

Ultima parte (finale) della mia trascrizione dell’assillante e ansimante trasmissione RAI-TV, con riferimento alla prima guerra del Golfo: decennio 1990. Quasi calco iniziale anche dell’attuale macello. Il solo respiro buono, per il momento, è che la situazione non sia precipitata ancora di più nel baratro dell’infamia, come si temeva. Ripeto che il testo tende a riconsegnare al lettore, sulla carta, l’ingarbugliata confusione reale della comunicazione.

 

Ultimatum

Ultimatum

Ultimatum

in una sola notte ad Al Batin

ho ascoltato la sinfonia ossessionante dei motori

sentire per ore e ore il

fischio acuto degli F-16

il ruggito degli F-15

il sussurro lieve e sinistro degli A-10

e quei poveri contadini pastori operai

messi in uniforme da saddam

per andare al massacro

quell’unità si è disintegrata

dicono gli ufficiali del comando

c’è un limite dunque anche alla

fedeltà, alla devozione

sei armate all’attacco del kuwait

difficile l’assistenza ai militari catturati

la convenzione di ginevra prevede che i

soldati catturati

in combattimento

non devono essere fotografati o filmati

il generale di sua maestà britannica christopher

hammerbeck guida le forze

il principe saudita khaied bin sultan

è il massimo esponente

il generale della u. s. army frederick

franks laureato a west point è l’uomo che guida

il comandante dei marines americani generale

walter boomer guida la fanteria

chiave del successo dell’offensiva alleata la massima (v)

taglieremo le linee

li distruggeremo

secondo la rete televisiva americana cBS furiosi

combattimenti

dovranno affrontare enormi problemi

di logistica

servizio renault. sorriso no stop

matrimonio in vista per arnett

stiamo facendo a pezzi gli usa

una confusione selvaggia regna

stanotte

nel deserto fra il delta e il confine

la sacca di bassora dove gli alleati

hanno intrappolato

qualcuno morirà ancora nel deserto

magari già pensando a casa

i camions dei marines

portano fino a qui carichi di body-bags

ci piantano sopra un’asticella di legno

ficcandola nella sabbia umida

verrà mai qualcuno a cercare queste tombe nel mare

del nulla?

VERRÀ MAI QUALCUNO A CERCARE QUESTE TOMBE NEL MARE DEL NULLA?

questi tumuli abbandonati al deserto e alle tempe-

ste di sabbia

siamo sotto attacco

state calmi e sereni

elicotteri aerei dappertutto

stai calmo mettiti al riparo

hanno sganciato moriremo dio onnipotente stiamo per

morire

sei al coperto? sei al coperto? rispondi

dall’altra parte non risponderà più nessuno

è l’ora di Stephen King. Quattro dopo mezzanotte

miglior libro del re degli horror – best seller Sperling e

Küpfer

il sollievo di Israele forse è finita

la sorte che attende il rais

agip g.p.l. auto rete agip lire 860 al litro prezzi

massimi al distributore

i piloti alleati

vedevano nei loro visori a infrarossi

anche il corpo tiepido di un uomo

contro il freddo del deserto

alfa 33 finanziamo un desiderio

10 milioni di finanziamento senza interessi in 18 mesi

e avevano l’autorizzazione a scaricare

il piacere di guidare una 33 da oggi è anche finanziato

i cannoncini di bordo su qualunque cosa

mettetevi oggi alla guida di una 33 i concessionari

vi aspettano

si movesse anche la notte

i marines raccontano che i bunker scavati nella

sabbia dai soldati

per ripararsi da quarantuno giorni

e centomila missioni aeree continue

vende sì! sì Planini vende! Planini vende il vostro ap-

partamento in contanti e al miglior prezzo

di mercato

sono buche d’inferno

tunnel infetti di

vivere e investire dove non ci sarà mai la guerra

feci, vomito, urina, pidocchi scorpioni

dove la carne da cannone di saddam viveva

giorno e notte

khobz khobz nom nom

batterie di cannoni e di katjuscia

lanciarazzi multipli

carri T-72

rovesciati anneriti

gesù e maria torniamo a casa tutti interi

grida un marine americano sulla

strada di kuwait city e

mi abbraccia

profuma di dopobarba

profuma di pace

mitterand vuole andare avanti

oggi comincia il festival di Sanremo

londra no al cessate il fuoco

per la birra non serve la sete

bush guerra fino alla resa

il psi al vaticano giusto l’attacco

le piante mangiaveleni

latte bianco ma non candido

palermo michele greco ha lasciato l’ucciardone

il “papa” è uscito ridendo

quando lo “stato” è avvolto di mistero

la qualità è sempre la scelta upim per te

national geographic in regalo la carta geografica del

medio oriente

ticket restaurant il valore del servizio

il ministro della sanità ordina

basta con i congressi-vacanze

in edicola più bravi i tedeschi

la marcia continua esasperatamente lenta

bisogna andare cauti il terreno

è difficile e ci sono

troppe cannonate nell’aria

uno sta sul campo di battaglia e

pensa alla vita e alla morte

il deserto pare un’unica e disperata pozzanghera

piove acqua e petrolio dal cielo nero

nuvole sospinte dal vento

i cieli della turchia della grecia orientale

verso il mediterraneo verso le spiagge italiane

e

cessate il fuoco

CESSATE IL FUOCO

QUI SI MUORE SI MUORE SI MUO

 

 

 

ilfilorosso, anno XXIV, n. 47, luglio-dicembre 2009.

 

 

 

 

Informazioni aggiuntive

  • Tipologia di testo: poesie pubblicate in quotidiani o riviste
  • Testata: ilfilorosso
  • Anno di pubblicazione: anno XXIV, n. 47, luglio-dicembre 2009
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