PRIMA VOCE: Ti comunico che
(pausa)
sono reticente… necessariamente reticente
in questi anni in cui
la parola è…
(Pausa)
ti comunico che in questi anni la parola è del tutto consumata
e io sono di necessità reticente in quanto dovendoti…
(Pausa)
Proprio perché devo comunicarti un mio
sentimento – in questi anni in cui la
parola è consumata – sento di dovere
essere reticente…
(Pausa)
Vai più lontano.
Non guardarmi.
Ascolta soltanto.
(Pausa)
Passa un treno.
Un jet rompe il muro del suono a mezzogiorno.
Non più la sirena di una fabbrica
ma il suono della polizia che dice
sto arrivando.
SECONDA VOCE: Come al solito
sei inconcludente.
Preannunci.
Prometti.
I tuoi sono bisbigli del cuore.
(Pausa)
Io sto ancora aspettando.
Il tuo sentimento non lo conosco.
Dovrò aspettare l’estate?
La neve dell’inverno?
Il fuoco del prossimo inferno?
(Pausa)
Il sole d’agosto?
Il tuo sentimento non lo conosco.
(Pausa)
PRIMA VOCE: Dovevo comunicarti forse che ti amo e
certamente che non ti dimentico. Ma
il tempo di questa occasione
è già passato.
Lo riconosco.
Non ho aspettato agosto.
Non la neve né
il fuoco di quell’inferno. Ripeto
(Pausa)
forse ti amo
certamente non ti dimentico. Ma l’occasione
di questo sentimento
è trapassata.
SECONDA VOCE: E allora buona giornata a te.
(Pausa)
PRIMA VOCE: Buona giornata a me.
SECONDA VOCE: I cavalli sono pronti, signore.
PRIMA VOCE: I cavalli, signore, sono pronti.
SECONDA VOCE: I cavalli
(Pausa)
I cavalli partono da una terra
(Pausa)
e arrivano a una terra.
PRIMA VOCE: Stabilire quindi
entità ed incidenza
SECONDA VOCE: e qualità
PRIMA VOCE: qualità, con grafico
corrispondente,
del trasferimento.
Da luogo a luogo.
Da luogo a luogo.
Oceano Atlantico, anno II, n. 3, gennaio-aprile 1985