Se fosse tutto qua

Se fosse tutto qua, come si potrebbe stabilire ad apertura di libro cogliendo la trama primaria (una paternità rifiutata e una dolente sottomissione femminile che si fa tragica; cioè l’ovvia storia di un aborto programmato, con inevitabili vicende) sarebbe questa una cronaca (nera) soltanto, o poco più; una sventagliata di pratiche ossessioni, economiche e grevi dopo tutto, alle quali il protagonista oppone un tetro egoismo, un egoismo tiepido amaro, una propensione violenta e ripetuta a tale egoismo intestardito, certe sue ingenuità scandalose; in un paesaggio di città italiana dei nostri giorni, così vago o piuttosto generico (di proposito) da diventare angoscioso. Ma il fatto è che il libro alterando o distorcendo, con una fatica voluta dall’autore, i nessi privati o primari della vicenda: rapporto dell’uomo marito con la donna moglie, lo standard dei vizi parziali, delle piccole avidità, delle significanti miserie della società condominiale (e circostante); il prevalere di alcune figure (tipiche) che si ingrossano fin quasi a scoppiare (deprimenti, aggressive, solide vilmente) e poi si sfilacciano e diluiscono – il libro, dicevo, si svolge in una prospettiva di tensione a definire (non a descrivere) non solo una miseria sostanziale e alienante che condiziona la vita o le vite di tal genere (e che, pur diversa, potrebbe comunque confondersi o coinvolgersi con il comodo protipo neorealistico o populistico fegatoso della nostra novellistica più recente) ma la miseria reale, la miseria delle cose anche ma soprattutto degli atti, la miseria generalizzata (all’interno di una situazione in atto) che è così scarsa di addentellati decorativi; e che l’autore registra con una disperazione secca e con una deformazione spasmodica nell’uso delle sacche sentimentali. Questo gelo per la norma, questo stacco netto e preciso da qualsiasi insinuazione tradizionale nel modo di articolare i rapporti e di intenderli e volerli – in una parola, nel modo di seguire e patire la vita – sono i dati più precisi di questo libro, che è nuovo.

 

 

 

Informazioni aggiuntive

  • Tipologia di testo: prefazioni / postfazioni
  • Testata: Nel terzo mese venne il pesce spada, di Giancarlo Nuvoli
  • Editore: Rizzoli
  • Anno di pubblicazione: 1970
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