La contemplazione del tramonto dalle vasche di acqua calda
Sei portato da un vento
che neanche si vede
in un vicolo fra grattacieli dove
due gatti
guardano le banane fiorire
da un seme piantato nella spazzatura
Dentro grandi spazi d’erba con foreste incorporate
mi guardo allo specchio mi palpo
la faccia a sinistra
a destra di sotto di sopra
penso all’estate che è appena passata
dico mettiamoci in azione
POSSIAMO INCOMINCIARE…
Il viaggio sembra non finire
sono sobrio appoggio l’orecchio
per terra là dove un piccolo fiore
fa guerra
a un barattolo schiacciato di pessima birra Henneger
MIAGOLA UN
Correva ed è volato
come uno straccio sul prato
a duecento all’ora
La ragazza esce correndo da una porta
per osservare un disco volante planare
Nessun altro l’ha veduto
LA RAGAZZA HA LA FACCIA COPERTA DI FRAMMENTI DI
VETRO
***
Mentre ero assorto nei miei pensieri
è venuto qualcuno che sembrava mi volesse
far prigioniero.
Queste nebbie all’improvviso
oggi decidono l’inverno
e la sapienza della vita
da polvere ritorna sasso.
Mi devo pentire per tre cose
l’acqua il sangue il fuoco
ma non per l’ombra più saggia
di quella che non induce a dormire.
L’ombra del risveglio.
E sento grande traffico nel cielo.
Anche la cometa guarda, aspetta.
***
Amo ciò che finisce
o ciò che comincia e vibra. Vibrando nel verde dell’alba.
Il tramonto amo, fuoco sulla
mano dei fiori
al bordo dell’autostrada. E amo
l’ombra del vecchio.
Il vecchio passeggia da solo col bastone
conversa con l’aria.
Amo i capelli delle ragazze che non si spaventano
il grido del corvo contro il tetto della casa
lo zoccolo del cavallo senza ferri
quando solleva la polvere vicino alla tomba etrusca.
Alle volte
si può morire di niente.
O vivere di niente.
***
L’angolare raccoglie tutto lo stadio stracolmo
in un circolo che stringe le dita.
La casa vicino alla cascata
chi la ricorda?
Non si possono ancora spezzare le spade.
Come la fai vedere la guerra? Che mali racconti?
Che suoni?
Pochi molto pochi, erano quelli che volevano la pace in
un tempo di pace.
***
Fuori sacco viaggiava
la notizia cattiva.
Dentro al sacco viaggiava
la notizia buona.
Fammi uscire, gridava
la notizia buona.
Resta dentro, bisbigliava
la notizia cattiva.
La voce della cattiva
rimbalzava come il tuono
e il grido della buona
respirava come una foglia.
Poco dopo il mondo
si cavò la voglia
del tuono.
Un bambino trovò la foglia gialla per terra
Era la guerra.
***
Artaud mi piace da matto.
E mi piace Dashiel Hammet.
Anche Hammet mi piace da matto.
Poi mi piace come ho detto Hölderlin
nel mulino sul fiume
con la sua fantasia che è un lume di barca alla deriva.
Anche Hölderlin mi piace da matto.
Mi piace Goethe mentre viaggia in Italia.
Poi mi piace Courier il vignaiuolo
Courier il pamphletista
Courier assassinato nel bosco, da solo.
Anche Courier mi piace da matto
con la sua macchia sul codice di Longo detto il Sofista.
E poi mi piace Cavalcanti che arriva da lontano.
Cavalcanti mi piace da matto là nel suo esilio fra le paludi.
E mi piace Salimbene de Adam
coi suoi racconti degli inverni gelati.
Anche Salimbene mi fa impazzire.
E poi Bonvesin de la Riva e poi
Morgenstern che suona contro il vento
e ad ogni momento vuole vivere e morire.
Bonvesin e Morgenstern sono favolosi.
Chi altro mi piace da matto?
Risponderò domani.
Adesso butto sassi nel fiume.
Ho le mani occupate
ad (per) allontanare i cani
della violenza vecchia della guerra
che già Omero
– ah, Omero mi piace da matto –
mentre cantava fra il fuoco ha maledetto.
Informazioni aggiuntive
- Tipologia di testo: antologie
- Testata: Antologia europea. Le prospettive attuali della poesia in Europa a cura di Fabio Doplicher
- Editore: Quaderni di Stilb
- Anno di pubblicazione: 1991