Intervista con l’Avvocato
Buon giorno, grazie avvocato,
sono del Manchester Guardian,
non le farò perdere tempo.
Questa è la prima domanda:
Come concilia il proposito
del taylorismo superato
poi vuotare Mirafiori
e riempire di nuovo
il treno dell’immigrato
(non il treno della Rondine
invece quello del Sole)
e prendere l’occasione
di decentrare la produzione?
(30 secondi di risposta
È l’inizio dell’intervista
Entrambi sono seduti, o si siedono
Molta cortesia e alcuni saluti
Sorrisi da quartieri alti)
Grazie, ho capito avvocato;
lei non mi fa perdere tempo,
è sempre molto educato
Questa è la seconda domanda:
La Fiat nella sola Torino
ha centoventimila operai
e quindicimila le industrie
legate a questo destino
L’area dell’intera città
è tanto densa da fare pietà
E lei adesso sbaracca a Volvèra
la fabbrica per i ricambi
e la fonderia a Crescentino?
(30 secondi di risposta
L’avvocato sorride e risponde preciso
ma comincia, sia pure amabilmente,
ad agitarsi sulla poltrona)
Ancora un momento, avvocato;
l’argomento è complesso
e tocca svariati argomenti
La stringo ancora fra i denti
se non è troppo occupato
Da tutti è ormai confermato
che l’auto è in una crisi profonda,
che l’auto non ha futuro
come uno stecco di legno su un’onda
e che dopo l’assestamento
le auto saranno più rare
e finiranno per scomparire
come lampare sul mare
Lei cosa dice di fare?
(30 secondi di risposta. L’avvocato si
alza in piedi. Intanto arriva un cameriere
con succhi di frutta ghiacciati, cognac,
pompelmo strizzato. L’avvocato risponde
freddo, preciso, razionale. Ogni tanto
si ferma, si avvicina alla finestra
e guarda fuori la sottostante Torino)
Concordo con lei avvocato:
il futuro è uno strazio;
mi sembra poi che l’incertezza
a lei non dia molto spazio
Le faccio la quarta domanda:
Ha scritto un bambino
in una inchiesta recente
«Lager in una scuola italiana»:
«Mio padre è povero e magro,
povero magro e basso»
Ma l’auto non avrebbe un futuro
se potesse portare a spasso
anche quel padre con quel bambino
cavandoli al loro destino?
(30 secondi di risposta
L’avvocato, sempre in piedi, segna
l’orizzonte fuori. Sembra immedesimarsi e
il gesto è ampio e lento)
Eh, lo so bene avvocato
che niente è mai per l’eterno,
che ogni giorno è rovesciato
e che ogni anno finisce in inverno
Dal giacimento di Ekofisk
che butta greggio a mitraglia,
lassù nel mare del Nord,
c’è petrolio per l’Italia
Un’isola lunga un chilometro
con serbatoi di cemento e d’acciaio
Ma il fuoco anche di questo futuro
non brucia soltanto chi è in basso?
(L’intervista è finita. Momento di sospensione e
riflessione per entrambi, quasi un momento di gelo;
poi tutto si scioglie. Sorrisi; conversano ancora in
piedi mentre entrano il segretario dell’avvocato,
teste d’uovo, e il fotografo del giornale scatta e
riscatta fotografie. Insomma il solito rituale)
Informazioni aggiuntive
- Tipologia di testo: testi di canzoni
- Anno: 1976
- Stato: incisa
- Album: Automobili
- Interpreti: Lucio Dalla