Un fischio sopra la pianura

La verità è che

ormai ci credono

mummie d’Egitto

pesce fritto e salato

da mangiare col pane

ombre strane che vanno

in vecchi cimiteri

a lamentarsi coi cani.

Ma sono cattivi pensieri.

 

E appena ieri

insieme tutti noi

facevamo paura

come il leone ai buoi

in giro per il mondo.

 

Ecco, oggi ci vedono

senza la pelle e le ossa

eppure fratelli e compagni

anche se è pronta la fossa

possiamo e dobbiamo contarci

per non lasciarci morire

come vorrebbero loro

e per non lasciarli gioire.

 

Con la nostra pazienza

grande tesoro di ieri

insieme tutti noi

torniamo leoni fra i buoi

per non lasciarci annegare.

 

Se tanti dicono addio

al povero vecchio operaio

e lo soffiano via come polvere

da un vecchio armadio in solaio

noi invece diciamo che è pronto

a stringersi mano con mano

e per la grande pianura

riprendere ancora a fischiare.

 

 

«Liberazione», sabato 28 aprile 2001

Informazioni aggiuntive

  • Tipologia di testo: poesie pubblicate in quotidiani o riviste
  • Testata: Liberazione
  • Anno di pubblicazione: sabato 28 aprile 2001
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